”E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l'acqua perigliosa e guata“ Dante Alighieri Citazione Tra il 1308 e il 1320 Italia 0 0 0 0 Scrivi il primo commento Significato La frase descrive un uomo che, dopo aver lottato contro le onde di un mare pericoloso e raggiunto la riva, si volge indietro per guardare l'acqua insidiosa che ha appena superato. Questa immagine simboleggia lo stato d'animo di Dante stesso, che, dopo aver affrontato una crisi spirituale e morale, si ritrova temporaneamente in salvo e riflette sulle difficoltà appena superate. L'acqua perigliosa rappresenta le prove e le sofferenze della vita, e il gesto di guardare indietro serve a ricordare quanto superare tali sfide possa dare una nuova prospettiva sulla vita. Allegoria L'immagine dovrebbe includere un mare tumultuoso e pericoloso con onde alte e minacciose, rappresentante le difficoltà e le avversità della vita. Un pellegrino, simboleggiato da Dante, che emerge e si trova sulla riva sicura, indicando la salvezza e la redenzione. Il gesto di guardare indietro rappresenta la riflessione sulle difficoltà superate. Il paesaggio sereno e il cielo che si apre alla calma simboleggiano la speranza, la rinascita e una nuova consapevolezza. L'uso di colori forti e contrastanti serve a sottolineare la differenza tra difficoltà e salvezza, incutendo una sensazione di sollievo e gratitudine. Applicabilità Il significato di questa frase può essere applicato alla vita personale come un invito a riflettere sulle difficoltà superate e a riconoscere la forza e il coraggio dimostrati nel farlo. È un'occasione per apprezzare il cammino percorso e per prepararsi a nuove sfide con maggior consapevolezza e determinazione. Esprime l'idea che, nonostante le avversità, c'è sempre la possibilità di trovare la salvezza e di fare una pausa per riflettere e imparare dall'esperienza vissuta. Impatto La "Divina Commedia" e le sue citazioni hanno avuto un enorme impatto sulla cultura, la letteratura e la filosofia occidentale. Questo specifico passaggio riflette un tema universale di lotta e redenzione che ha risuonato con molte generazioni di lettori. L'opera di Dante ha ispirato innumerevoli artisti, scrittori e pensatori, influenzando opere d'arte, letteratura e pensiero filosofico per secoli. Spesso citata e studiata, la "Divina Commedia" continua ad essere una fonte di ispirazione e riflessione profonda. Contesto Storico La "Divina Commedia" fu scritta tra il 1308 e il 1320. Il contesto storico è l'Italia medievale, un periodo caratterizzato da tensioni politiche, lotte tra fazioni e profondi cambiamenti culturali e sociali. Dante stesso visse in esilio per una parte significativa della sua vita, rendendo il suo lavoro e le tematiche presenti profondamente personali e politiche. La citazione riflette sia le turbolenze interiori di Dante che le difficoltà del mondo che lo circondava. Critiche Non ci sono state significative controversie legate a questo specifico passaggio della "Divina Commedia". Tuttavia, l'opera complessiva di Dante è stata oggetto di interpretazioni divergenti e dibattiti critici, specialmente per quanto riguarda il suo approccio alla politica, alla teologia e alla moralità. In generale, i temi di lotta e redenzione sono stati comunemente accettati e apprezzati. Variazioni Esistono molte variazioni e interpretazioni dei temi trattati da Dante nella "Divina Commedia" in diverse culture. Nella mitologia greca, il concetto di viaggio pericoloso e riflessione può essere visto nell'Odissea di Omero, dove Ulisse affronta innumerevoli difficoltà prima di tornare a casa e riflettere sulle sue avventure. In altre culture, come quelle orientali, il tema della redenzione e del superamento delle difficoltà può essere trovato nelle storie del Buddha e nel suo viaggio di illuminazione. Torna alla descrizione 280 caratteri rimasti Invia Commento Nessun Commento S'altra vita non è, perché a questa, non date voi la più parte del core? Ugo Foscolo Scopri di più Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, e fallo fora non fare a suo senno: per ch'io te sopra te corono e mitrio. Dante Alighieri Scopri di più Non sai mai quanto sei forte, finché essere forte è la tua unica scelta. Bob Marley Scopri di più Il nostro lungo incubo nazionale è finito. Gerald Ford Scopri di più Ahi quanto a dir qual era è cosa dura, questa selva selvaggia e aspra e forte, che nel pensier rinova la paura! Dante Alighieri Scopri di più La bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei. Dante Alighieri Scopri di più Oh imaginativa che ne rube, tal volta sì di fuor, ch'om non s'accorge, però ch'altri sensi ad essa tùbe! Dante Alighieri Scopri di più Per correr miglior acque alza le vele, omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudele. Dante Alighieri Scopri di più E come i stornei ne portan l'ali, nel freddo tempo, a schiera larga e piena, così quel fiato li spiriti mali. Dante Alighieri Scopri di più In la sua volontade è nostra pace. Dante Alighieri Scopri di più Accedendo, abiliterai il salvataggio delle tue preferenze e potrai inserire commenti. Accedendo, abiliterai il salvataggio delle tue preferenze e potrai inserire commenti. Sign in with: or with your email address: Email Password Accedi Loading... Nome Inserisci il tuo nome o nickname (da 3 a 20 caratteri). Email Inserisci un indirizzo email valido da verificare. 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Ahi quanto a dir qual era è cosa dura, questa selva selvaggia e aspra e forte, che nel pensier rinova la paura! Dante Alighieri Scopri di più
La bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei. Dante Alighieri Scopri di più
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Per correr miglior acque alza le vele, omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudele. Dante Alighieri Scopri di più
E come i stornei ne portan l'ali, nel freddo tempo, a schiera larga e piena, così quel fiato li spiriti mali. Dante Alighieri Scopri di più